giovedì 26 maggio 2016

Letture consigliate per il passaggio dalla prima alla seconda

Ecco l'esito del test "Che tipo di lettore/lettrice sono" e, a seguire, alcuni suggerimenti di letture per l'estate. Seguite il link Letture dalla prima alla seconda

sabato 21 maggio 2016

sabato 14 maggio 2016

Per questo ai ragazzi piace leggere le storie di Garlando

I libri di Luigi Garlando hanno a mio parere un grande pregio: quello di saper  accompagnare i giovani lettori lungo il racconto di fatti, la riflessione su temi e la conoscenza di personaggi della contemporaneità, attraverso il dialogo generazionale. Senza che i ragazzi corrano il rischio di annoiarsi: parola dei miei tanti e diversi allievi lettori cui ho suggerito la lettura dei testi di Garlando! 
La voce narrante delle storie narrate dall'autore, a partire da quella più nota, "Per questo mi chiamo Giovanni", è sempre la voce di un adolescente che dialoga, anche in maniera ideale, con figure maestre della propria vita: il padre, il nonno, un senzatetto, il maestro di judo, la maestra di classe, l'idolo della propria squadra di calcio. Attraverso un linguaggio immaginifico, ad un tempo ricco e semplice, Garlando tocca temi importanti, avvicinando i ragazzi ad essi.
In "Per questo mi chiamo Giovanni" e in " 'O maè. Storia di judo e di camorra", Giovanni e Filippo, rispettivamente voci narranti e protagonisti, guidano i lettori attraverso storie generate dalla non legge della forza e della violenza, la quale  accomuna il fenomeno del bullismo tra i giovani ai metodi usati dalla criminalità organizzata sulla società. Le città in cui le due storie sono ambientate sono Palermo e Napoli, un quartiere di quest'ultima, in particolare, Scampia. A Palermo e a Scampia appartengono il giudice Giovanni Falcone e il maestro di judo Guido Maddaloni, figure reali di legalità e giustizia.
E reale è la figura di un altro combattente della cui vita e dei cui insegnamenti Garlando ha voluto affidare ad un giovane il racconto: ne "L'estate che conobbi il Che", ambientanto nel 2014, durante gli ultimi mondiali di calcio, Cesare, dodicenne e suo nonno, che ha il tatuaggio di un uomo barbuto sulla spalla, guidano i giovani lettori a conoscere la leggendaria figura di Ernesto Che Guevara. Cesare conosce pian piano la parabola del Che, che lui stesso scambia all'inizio per Gesù,  mentre il nonno è in ospedale.Lì l'infermiera, suor Peppa, spesso presente alle visite del giovane nipote al nonno,  si oppone con la sua intransigente morale cattolica agli insegnamenti che il vecchio trasmette al giovane, inorridendo nel giorno in cui il primo fa addirittura un parallelo tra Gesù e il Che:" Sì assomigliano più di quanto lei pensi!" e suor Peppa "Ah sì? Il suo amico ha mai parlato di guance? Ha mai insegnato a porgere l'altra guancia invece di sparare?" e il nonno:" Certo che ha parlato di guance. 《Un vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo. Che ne dice suor Peppa? Questa è carità, è Vangelo". E Cesare ascolta divertito, affascinato, sempre più coinvolto. E sullo sfondo di una società in piena recessione economica, la nostra, la quale ha colpito anche la famiglia di Cesare, egli comincia a chiedersi quanto del messaggio del Che possa essere ancora attuale.
E poi ci sono "Camilla che odiava la politica", "Mio papà scrive la guerra" , "La vita è una bomba", "Da grande farò il calciatore". Camilla, Tommi, Milan e Pietro sono i protagonisti rispettivamente delle quattro storie elencate, alle prese con un mondo, quello degli adulti, che fanno fatica a comprendere perché ne hanno fatto loro stessi le spese. Camilla per colpa della "politica cattiva" ha perso il suo papà, ma qualcuno le insegnerà che esiste anche una politica buona, le insegnerà cos'è e di cosa si deve nutrire perché cresca sana e robusta. 
Tommi, invece,   per colpa della guerra che "il suo papà scrive" poiché inviato di guerra per un giornale, vive il dramma del suo rapimento, cercando chiavi di lettura del ruolo che l'inviato di guerra ha nel mondo dell'informazione.
Il calcio, infine, "la cosa più bella e meno importante di questo mondo" è la cornice entro la quale si snoda la storia di Pietro, protagonista del romanzo "Da grande farò il calciatore" e del piccolo Milan protagonista e narratore de "La vita è una bomba". Per il primo diventare un calciatore è un sogno al termine di una strada che Pietro non immagina neanche quanto lunga possa essere e, soprattutto, se realmente percorribile. Per Milan, invece, il calcio diventa la metafora per raccontare di sé, del luogo da cui proviene, la Bosnia,  degli eventi della guerra serbo-bosniaco-croata che lui narra attraverso i suoi ricordi da bambino, lungo le pagine del suo primo tema in lingua italiana, assegnato dalla maestra in classe. La maestra aveva scritto alla lavagna la traccia "Se io fossi uno spaventapasseri" quel giorno, ma Milan non vede l'ultima parola, crede che il titolo si fermi ad "uno" e da lì inizia il suo racconto:" Se fossi 1 sarei il più bravo portiere del mondo, avrei mani grandi e sicurezza come quelle del mio papà vecchio, quando giocavamo al rinvio e io ero il pallone..." Il papà "vecchio" era il vero papà di Milan, scomparso durante la guerra, insieme al resto della sua famiglia originaria. Una storia, quella di Milan, che Garlando regala a Zvorin Boban e al suo compagno di squadra, montenegrino, Dejan Savicevic, con i quali si ferma a parlare della guerra che imperversa nella loro terra, quando lo scrittore  andava a Milanello a fare il suo lavoro di cronista sportiva e gli altri due erano lì a fare il loro lavoro di calciatori:" Magari mi faceva domande sulla partita della domenica, io rispondevo, poi chiudeva il taccuino e si parlava d'altro. Anche della guerra. È come se tutti e due, in qualche modo, fossimo al fianco del piccolo Milan, fin dal primo giorno" (Zvonimir Boban). Per questo ai giovani lettori piace leggere le storie di Garlando, per questo e  per molto altro ancora che loro stessi vi sapranno spiegare quando avranno terminato di leggerle!

lunedì 2 maggio 2016

Tanti, ma proprio tanti giochi interattivi su diversi argomenti

Seguendo il link giungeranno ad uno spazio nel quale poter scegliere giochi interattivi su diversi argomenti e ambiti disciplinari, nonché mappe di sintesi e sussidi didattici vari. Giochi e sussidi