venerdì 28 dicembre 2018

L' imprevedibile caso del bambino alla finestra di Lisa Thompson

Matthew è detto il "pesciolino", il "ragazzo nell'acquario", perché vive stando per lo più dietro al vetro di una finestra: da lì egli, voce narrante protagonista, racconta ai lettori la sua storia e quella di altri.
E lo fa dopo che ha scelto da alcune settimane di rifugiarsi definitivamente dentro la sua stanza, dal momento in cui la paura di ammalarsi a contatto con microbi e batteri si è impadronita di lui. Gli spiegheranno poi che il suo è un DOC, un disturbo ossessivo-complusivo che si è manifestato solo negli ultimi tempi ma che ha radici ben più profonde.
Da quando Matthew ha deciso di non uscire più dalla sua stanza, ha smesso di andare a scuola, di uscire di casa e anche di fare entrare nella sua camera chiunque provi a farlo perché fonte di contagio per lui. La finestra diventa, pertanto, l'unico mezzo di contatto tra Matthew e il mondo esterno: la finestra, infatti, ha il vantaggio di mostrare a Matthew ciò che intorno a sé accade, ma tenendolo a debita distanza da esso.
Matthew ha  anche preso l'abitudine di annotare su un quaderno minuziosamente ciò o chi vede fuori dalla finestra quando vi si affaccia:le sue sono descrizioni piene di numeri, perché Matthew annota l'ora in cui ha visto e conta chi o cosa ha osservato. E c'è un numero che Matthew teme più di tutti, quello che annota persino chiamandolo in altra maniera "diecipiùtre" tanto gli fa paura!  Ma i suoi appunti sono anche pieni di notazioni soggettive, di pensieri con cui Matthew accompagna le sue osservazioni. Ecco perché quando il piccolo Teddy, il nipotino di 15 mesi del signor Charles, uno dei vicini di casa di Matthew, scompare misteriosamente dal giardino del nonno dove era stato visto giocare da solo poche ore prima, scatta anche in Matthew la volontà di cercarlo, mettendo insieme  quegli appunti che potrebbero trasformarsi in indizi che lui e solo lui ha potuto raccogliere.
" Guardai dalla finestra, mentre i poliziotti continuavano a perlustrare la strada, raccogliendo prove per cercare di risolvere il mistero. Ma non conoscevano il vicinato come me. Non vedevano le cose che vedevo io".
Grazie agli occhi di Matthew, infatti, il lettore ha modo di conoscere chi popola la via nella quale Matthew vive, a partire dai suoi genitori e persino dal fratellino che non c'è, Callum, morto a pochi mesi cinque anni prima, ma assai vivo  nei ricordi di Matthew. Tra i vicini di casa di Matthew  c'è una coppia di sposini in attesa del loro primo figlio; c'è una coppia di pensionati curiosi e impiccioni; c'è  il vecchio signor Charles, assai premuroso verso le sue piante e la cui vita quieta viene quasi bruscamente interrotta dall'arrivo dei suoi due piccoli nipoti, Casey, di sei o sette anni, e il piccolo Teddy che poi scompare.
È Casey che soprannomina Matthew "il ragazzino nell'acquario" per questa sua strana abitudine di stare sempre dietro ad una finestra.  Poi c'è la vecchia Nina, vedova del pastore e abitante abusiva dell'unica e più vecchia casa della via, quella che l'impresa edile che aveva vent'anni prima edificato le altre sei case non era riuscita ad abbattere, lasciando quell'abitazione lì come una sorta di dente marcio rispetto ad una dentiera di edifici  nuovi e pressoché identici tra loro. E poi ci sono altre due famiglie, entrambe senza papà ed i cui figli hanno più o meno l'età di Matthew. Una è la famiglia di Melody, composta da lei, sua madre Claudia e il loro cagnolino: Melody ha una strana abitudine, quella di  percorrere spesso il sentiero che conduce verso il cimitero. E infine la famiglia di Jack, composta solo da lui, suo fratello maggiore Leo e sua madre: sono stati abbandonati dal padre poco dopo la nascita di Jack e la scoperta di tutte quelle allergie che avevano trasformato la vita del bambino in un inferno. Ed è per questo, ci racconta Matthew che si ricorda dei primi anni di scuola di Jack, che lui si era trasformato da perseguitato a persecutore ad un certo punto: dopo anni di prese in giro per tutto ciò che essere così allergico comportava, Jack stava ora tentando di riprendersi la sua rivincita nel peggiore dei modi e ai danni degli altri, agendo da bullo.
Quando Matthew decide di occuparsi della scomparsa di Teddy, capisce di avere bisogno di un aiuto esterno, di chi possa compiere dei sopralluoghi lungo il vicinato guidato dai sospetti del ragazzo alla finestra. Ecco perché sceglie di accettare l'aiuto che gli offre Melody anche lei  interessata alla misteriosa scomparsa del piccolo Teddy. L'aiuto di Melody si rivela indispensabile: Matthew, infatti,  guida a distanza  la ragazza attraverso l'invio di email in cui le detta come delle coordinate affinché lei possa svolgere le sue indagini sul posto. Ma quando Jake per caso scopre della "loro indagine", insinua  dei dubbi in Matthew sul conto di Melody, inviandogli a sua volta un'email: Jack sostiene, infatti, che Melody abbia qualcosa da nascondere, lei che va e viene spesso dal cimitero. E cosa vada a fare Melody al cimitero, questo effettivamente neppure Matthew lo sa. Le cose si complicano proprio quando il cane di Melody ritrova nel suo giardino la copertina azzurra cui il piccolo Teddy è molto affezionato tanto da portarla spesso con sé.
Che Melody stia nascondendo davvero qualcosa, come ipotizza Jack? E se quella fosse solo una coincidenza? E se fosse, invece, Jack ad aver fatto tutto questo per allontanare da sé  eventuali sospetti? O se alla fine questi tre strambi ragazzi, tutti e tre diversi dai loro coetanei, non c'entrassero niente con questa storia e fossero gli adulti responsabili della scomparsa del piccolo Teddy?
Sono solo alcune delle domande che spingeranno i giovani lettori ad intraprendere la lettura di questo romanzo, esordio nella letteratura per ragazzi dell'autrice Lisa Thompson. Potranno così scoprire la soluzione di quest'imprevedibile caso guidati dagli occhi scrutatori  di Matthew al quale potrebbe anche essere sfuggito qualcosa, forse proprio la chiave di tutto.
Buona lettura😉😉😉

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