lunedì 2 settembre 2019

Una tavola imbandita di libri tutti da gustare

Le tavole imbandite sono già di per sé un invito a gustare ciò con cui vengono apparecchiate.
Funziona così anche se i piatti sono libri con al loro interno storie le quali, possibilmente, stuzzichino l'appetito dei più giovani lettori. L'idea di una tavola apparecchiata con libri e proposte di letture varie  venne data da Caterina Ramonda, formatrice per educatori e bibliotecari, durante un corso di educazione alla lettura per i più piccoli presso la "Libreria per bambini e ragazzi" di via Stampatori a Torino. È già probabile che Caterina Ramonda non suoni come nome nuovo a chi sta leggendo questo post: la stessa è infatti coautrice di un blog bellissimo ed ottima fonte per la scelta dei libri da leggere in classe "bibliolettureragazzi"; inoltre scrive su Andersen, la rivista di letteratura per l'infanzia e per ragazzi più accreditata.
Tornando alla tavola imbandita, essa si rivela un'ottima strategia di presentazione di libri dopo la quale si lascia ai giovani lettori il piacere di scegliere quale/i storie gustare.
Il suggerimento della Ramonda è stato quello di puntare sulla varietà. Come per i cibi anche per i libri ognuno ha i propri gusti ed è giusto che quanti si siedono ad una tavola imbandita di libri da gustare possano avere la possibilità di scegliere e pertanto di non rimanere a digiuno.
In classe, pertanto, si potrebbero seguire diversi criteri.
Il primo è una presentazione di libri legata ai generi che verranno studiati nel corso dell'anno. E a me è quella che piace di più, perché facilita anche l'utilizzo dell'antologia come manuale sulle caratteristiche del/i genere/i di anno in anno studiati. Un altro criterio, però, potrebbe essere quello di puntare alle tipologie di storie che più piacciono ai nostri ragazzi, di solito gialli (e qui ci vengono in aiuto anche i volumi di una stessa serie ad esempio), fantasy (idem perché leggere una saga per intero potrebbe risultare più facile), avventura, horror.
Oppure scegliere il criterio tematico, puntando su un solo tema o su più temi complementari tra loro.
Il consiglio che la Ramonda dava a quanti eravamo presenti all'incontro è anche quello di fare attenzione alle copertine, che non siano fuorvianti e possibilmente anche ai testi ad alta leggibilità per lettori DSA. Ci esortava infine a non dimenticare di mettere sulla nostra tavola fumetti e albi illustrati la cui valenza didattica alle medie è assai spesso snobbata perché ignorata dalla maggior parte dei docenti.
E se si ignora qualcosa spesso è più facile dire che non piace anziché sforzarsi di conoscerne i pregi.
Io da quest'anno aggiungerò anche qualche audiolibro, ad esempio in CD audio o mostrando ai ragazzi come attingervi dalle numerose risorse in rete. Suggerirei, per cominciare, l'ascolto di quelli la cui voce narrante è anche protagonista della storia: il potere di immedesimazione del lettore che ascolta guidato da una voce vera che narra è davvero forte. L'ho provato quest'estate e tornerò spesso a rifarlo.
È chiaro che per imbandire una tavola con libri di cui se ne suggerisce la lettura ai ragazzi occorrerà loro mostrare che si conoscono gli ingredienti principali di cui ciascuna storia è fatta.
Sempre la Ramonda, durante il suo incontro, ci suggeriva come creare un filo rosso- per generi o per temi- tra i libri da presentare. Introdurre la trama, leggere gli incipit che spesso sono un'esca per attirare la curiosità dei lettori su come procede la storia, mostrare le illustrazioni sono tutti modi per avvicinare gli invitati alle singole portate del banchetto. Circa il numero delle stesse, infine, si può scegliere anche lì di metterne o tante quanti sono gli invitati o qualcuna in più. E magari, perché no, preparare un menù guida da distribuire  a ciascun lettore perché abbia anche solo un'idea iniziale delle varie portate.
A quel punto, una volta che saranno state scelte con cura le vivande per la tavolata di libri basterà annunciare ai ragazzi quando il banchetto si svolgerà, dove (in classe o in biblioteca),  distribuendo una sorta di invito allo stesso con un titolo curioso in modo da allettare quanti saranno stati invitati a partecipare.
E buona degustazione a loro!

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