lunedì 6 gennaio 2020

Animali fantastici dove trovarli ...in Pinocchio e come ri-usarli 😉

La visione del film di Matteo Garrone, Pinocchio, ha avuto in me un unico effetto: mi ha fatto venir voglia di tornare a rileggere integralmente il romanzo di Carlo Collodi del 1883.
Così tra ieri sera e stamane l'ho fatto, servendomi dell'edizione Salani del 2009 della collana "Gli Istrici" che comprai qualche anno fa per Celeste. Un'edizione, quest'ultima, che è peraltro preceduta da una bellissima biografia dell'altro papà di Pinocchio, Carlo Lorenzini poi Collodi: s'intitola "L'uomo Collodi", risale al 1955 ed è stata scritta dal toscano Felice del Beccaro. Da leggere♥️ Se il fine cui un film ispirato ad un grande classico mira è quello di riportare gli spettatori al libro da cui la storia è uscita, per quanto mi riguarda Garrone è riuscito nell'intento.
E così, ripercorrendo le avventure del burattino che faticosamente giungerà a trasformarsi in bambino, mi sono ritrovata a pensare all'uso, anzi al ri-uso che degli animali fantastici incontrati lungo la storia da  Pinocchio si potrebbe fare in classe. Ho scoperto, peraltro, cercando in rete notizie in merito ad eventuali bestiari ricavati dal romanzo di Collodi, oltre ad un albo illustrato utilissimo, ad esempio con i più piccoli, un saggio scritto da Delfino Tinelli "Gli animali di Pinocchio e altre figure", edito da Mannarino e risalente a soli tre anni fa. Tinelli ha passato in rassegna tutte le figure animali che popolano le avventure del burattino, suddividendole in ammonitori, soccorritori e antagonisti del burattino. 
Un lavoro, quest'ultimo, che in classe potrebbe trovare attuazione quale attività ponte tra i due generi di cui il romanzo di Pinocchio si nutre: la favola e la fiaba, spesso sovrapposti anche nella denominazione del libro di Collodi. Pinocchio è, infatti, favola-per i tanti animali umanizzati che vi incontriamo- ma è anche fiaba- per la magia che ivi compare e di cui la fatina è detentrice- ed è avventura, come leggiamo in particolare nel titolo definitivo che Collodi diede al suo romanzo: da La storia di un burattino a Le avventure di Pinocchio. 
Che farcene dunque di tutti questi animali fantastici una volta che li avremo rintracciati lungo la avventure del loro amico/nemico burattino? Usarli ri-creativamente😃
Perché ad esempio non provare a far raccontare l'episodio di cui sono co-protagonisti con Pinocchio dal loro punta di vista?Oppure provare a farne incontrare alcuni tra loro e a farli dialogare sul burattino, sul suo agire trasgressivo? Di esercizi ricreativi se ne possono davvero pensare tanti e si potrebbe persino dare ai ragazzi il compito di cercare le occasioni di incontro per gli animali della storia di Pinocchio. 
E ancora filastrocche in "versi perversi", dialoghi, scenette teatrali, monologhi: tante tipologie testuali diverse quasi quanti sono gli animali che lungo le avventure del burattino lui e noi incontriamo.  I quali animali, peraltro, dal momento in cui fanno il loro ingresso nella storia, prendono vita. Ma da dove arrivano? Cosa hanno fatto prima di comparire lì dove Pinocchio e noi lettori li conosciamo? E se con il pulcino del quinto capitolo il gioco è presto fatto, non lo è con gli altri. Persino del centenario Grillo potremmo provare a far immaginare ai ragazzi un antefatto che ci parli di come sia finito a vivere lì e di chi magari prima di Geppetto abitasse in quella casa.
"Animali fantastici, dove trovarli e come riusarli" potrebbe perciò essere il titolo di un'attività laboratoriale ispirata alla storia del burattino che, pertanto, i ragazzi rileggerebbero integralmente andando "a caccia"- si fa per dire- dei suoi animali! 
Così oltre ai più noti compari  Gatto e Volpe, conoscerebbero il povero Merlo bianco e poi il Falco che libera Pinocchio dal cappio con cui i due assassini lo imppiccano. E poi il Can Barbone Medoro, il cocchiere della Fata turchina, i dottori Corvo e Civetta che "batti-beccano" per davvero, e  i quattro Conigli becchini, servitori della Morte. Ancora i Picchi giunti ad accorciare il naso lungo del bugiardo burattino in casa della fatina e dopo il  Pappagallo che si spollina le penne e ride del beffato Pinocchio quando lo vedrà affannarsi in cerca  delle monete interrate perché germogliassero. Poi c'è il giudice Gorilla, ma anche il Serpente morto dalle risate: come non pensare ad un altro Serpente e ad altro bambino, il piccolo principe di Saint-Exupery.  Ed anche la Lucciola che fa la predica al Pinocchio ladruncolo, il quale poco dopo si riscatta con le Faine ladre e imbroglione, facendole smascherare. Ma Pinocchio ha un cuore tenero e non smaschererà il defunto cane Melampo di cui le faine gli hanno, però, svelato la corruttibilità. Infine il Colombo che lo accompagna sul mare dove il babbo Geppetto è naufragato con la sua barchetta in cerca del figliolo ed il Delfino che gli parla per la prima volta del tremendo Pescecane. C'è anche un Granchio che tenta di arbitrare  la guerra sulla spiaggia tra Pinocchio e i suoi compagni-una scena interessante quest'ultima sul tema dell'uno contro tutti a scuola- . Come dimenticare la lenta e fedele serva della fata, la Lumaca ed inoltre il cane mastino Alidoro che prima insegue Pinocchio ma giacché da questi verrà salvato quando rischia di annegare, ne ricambierà poi il favore quando il burattino sta per finire nella padella del verde pescatore. Il  Ciuchino e  la Marmottina sono incontrati da Pinocchio l'uno mentre è in viaggio verso il Paese dei Balocchi e l'altra quando mesi dopo si risveglia con un bel paio d'orecchie d'asino.  Persino la fata turchina si trasforma in animale sul finire della storia, divenendo la Capra sullo scoglio che tenta di salvare Pinocchio dalle fauci del Pescecane: qui mi viene in mente la Capra Amaltea che salva, allevandolo, il piccolo Zeus la cui madre, Rea, mette in salvo dalle fauci del padre Cronos. Nel ventre del mostro marino,ove, però, Pinocchio è destinato a finire egli conoscerà un Tonno dal cuore così tenero...che si taglia con un grissino😊♥️.
"Un classico è un libro che non ha mai finito di dire ciò che ha da dire": è il romanzo di Collodi lo è.♥️

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